La Cina ha avviato un nuovo percorso di copertura assicurativa commerciale dedicato ai farmaci innovativi ad alto costo, con una prima lista di 19 medicinali ammessi al programma. L’iniziativa punta a colmare uno dei principali limiti dell’attuale sistema sanitario cinese: l’accesso alle terapie più avanzate, spesso escluse dal rimborso pubblico di base.
Il nuovo canale si affianca al Basic Medical Insurance, pilastro della copertura statale, che continua a garantire un’ampia protezione alla popolazione ma fatica a sostenere i costi dei farmaci più innovativi, in particolare in ambito oncologico e nelle malattie rare. Con l’assicurazione commerciale Pechino intende creare uno spazio dedicato per queste terapie, riducendo l’onere diretto a carico dei pazienti.
Secondo il think tank internazionale Global Neighbours, il successo dell’iniziativa dipenderà dalla maturità e dalla diffusione del mercato assicurativo commerciale cinese, ancora in fase di sviluppo rispetto agli standard occidentali. La sostenibilità del modello sarà legata sia alla capacità delle compagnie di offrire polizze accessibili, sia alla disponibilità dei cittadini a sottoscriverle.
Per le aziende farmaceutiche il nuovo percorso rappresenta un’opportunità strategica per accedere al mercato cinese, soprattutto per farmaci ad alto valore che incontrano difficoltà a entrare rapidamente nei canali di rimborso pubblico. Al contempo, il modello introduce una maggiore complessità nei percorsi di market access, richiedendo competenze specifiche nell’interlocuzione con gli assicuratori privati e con le autorità sanitarie.
L’iniziativa del governo cinese offre inoltre uno spunto di riflessione per l’Europa e l’Italia, in un contesto globale in cui i sistemi sanitari pubblici sono sempre più sotto pressione a causa dei costi crescenti delle nuove terapie, suggerendo possibili modelli ibridi di finanziamento dell’innovazione.
